325595_queidueUna vecchia coppia provata da una lunga relazione si confronta dopo tanti anni, per ritrovarsi unita di fronte alle sfide della vita, da una paternita’ inattesa al pericolo di un’incarcerazione: fra farsa e tragedia ‘Quei due’, in programma al Teatro Manzoni di Milano dal 31 marzo con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, mette in scena la normalita’ di un amore non comune. Scritta da Charles Dyer a meta’ degli anni ’60 e resa celebre da un adattamento cinematografico con Richard Burton e Rex Harrison, questa commedia parlava di un momento critico per la societa’ inglese, quando ancora l’omosessualita’ era considerata un reato clandestino da perseguire. “Noi facciamo riferimento a questa situazione, alla castrazione di Alan Turing e ai suicidi dei gay, ma il testo e’ tutt’altro che lugubre”, raccontaDapporto, che ha curato questo adattamento: “Un tempo negli spettacoli comici il personaggio gay era un elemento che faceva sorridere e non risolveva niente: non sarebbe mai stato protagonista – prosegue Dapporto – Ma soprattutto in questa stagione si e’ toccato il tema senza cliche’, con personaggi pensati non solamente per ottenere una risata facile”. A maggior ragione il testo risulta attuale, quindi, e non solo per il messaggio di fondo sul riconoscimento culturale e sociale delle coppie omosessuali:

“Uno spettatore ci ha chiesto se per caso Dyer non fosse uno pseudonimo della Cirinna’”, ironizza Tullio Solenghi. “Quando si parla di umanita’ vere poste di fronte al pensiero incombente della morte emergono i sentimenti di affetto e unione – dice l’attore genovese – Questa profondita’ in cui ci siamo identificati ha cancellato ogni tipo di caratterizzazione becera dalle nostre interpretazioni”. Cercando quindi di stare lontano dal gusto camp che aveva minato lo stesso film del 1969, gli attori hanno lavorato sulle sfumature dei caratteri e degli scambi che creano empatia e divertimento (“Li’ sta il vero teatro sperimentale”, dice Dapporto): cosi’ con tratti di crudele ironia l’attore fallito e fanfarone Charlie (Dapporto) e il civettuolo Harry ossessionato dal trascorrere del tempo (Solenghi) sono ritratti nell’arco di una notte passata a confrontarsi nel sottoscala dove i due lavorano come barbieri e per trent’anni si sono metaforicamente rinchiusi e nascosti. ‘Quei due’, diretto da Roberto Valerio, sara’ in scena al Manzoni di Milano dal 31 marzo al 17 aprile. 

Fonte: Ansa

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